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In Sicilia anche i pro sono in fermento: bella riunione al PalaNitta di Catania
Pugilato siciliano in fermento. In attesa del’avventura olimpica di Salvatore Cavallaro sono i professionisti a mettersi in luce. Al PalaNitta di Catania (ormai il cuore battente della boxe etnea e siciliana) sabato 29 giugno a salire sul ring sono stati i promettenti Simone Buremi e Leonardo Bajrami oltre al debuttante siculo-nigeriano Omhenra Jeffery.
Sono arrivate tre limpide vittorie che hanno reso felice la Boxing Team Catania Ring della presidente Graziella Messina che ha una guida lungimirante nel maestro Aroldo Donini coadiuvato da Nino Maccarrone e da Adriana Donini, tutti impegnati anche nel sociale in un quartiere di periferia come Librino.
Andiamo ai match. Ad aprire i battenti della parte professionistica della serata è stato il peso medio debuttante Jeffery che con una boxe lineare e decisa è riuscito a prevalere nettamente ai punti sull’esperto Angelo Leonzio. Più concreta la boxe di Jeffery che è riuscito a controllare la situazione con alcune accelerazioni ed evitando accuratamente le reazioni di Leonzio.
Tra i pesi leggeri continua la scalata di Leonardo Bajrami, che ha battuto nettamente il nicaraguegno di Venezia Jose Aguilar con un kot per intervento medico al sesto round, ma col pugile catanese che aveva inflitto diversi knockdown al suo avversario nel corso della terza e quarta ripresa e pure nella sesta. Un dominio assoluto del ventiquattrenne catanese con un repertorio di colpi interessante che ha frastornato l’esperto e sornione Aguilar. Ottima conferma per Bajrami dopo i chiari successi degli ultimi combattimenti: sta ribadendo, infatti, le qualità e le aspettative che il maestro Donini ripone in lui.
Ottima conferma anche da parte di Simone Buremi che tra i superwelter tornava sul ring per la prima volta nel 2024. Avversario il campano d’adozione Ricardo Pompeo Mellone, fighter navigato dalla buona tecnica e tenuta del ring. Buremi con il suo pugilato tecnicamente pregevole ha tenuto sotto scacco per i sei round Mellone, mettendo a segno buoni colpi, alternati al corpo e al bersaglio grosso. Una vittoria limpida per una ripresa agevole di confidenza col ring per un Buremi che dopo una ottima carriera dilettantistica vuole rinverdire le sue gesta tra i prof. Adesso per il medio junior di Librino e per Bajrami si parla d un prossimo appuntamento estivo in quel di Enna.
Da Boston, intanto, rimbalza anche la bella notizia del perentorio successo di Cristian Cangelosi che ha raccolto la sua nona vittoria da professionista mettendo ko al primo round il brasiliano Aelio Mesquita. Per il superwelter palermitano che ora risiede tra Brooklyn e Las Vegas continua la sua scalata nel boxing yankee, che lo vede tra l’atro primo in classifica nella Nba. E proprio per questo motivo in agosto combatterà sempre a Boston per il suo primo titolo americano professionistico.
Nel 2023 Cangelosi si è messo in luce nel “Team combat league statunitense”, tanto che alla fine della manifestazione è stato proclamato come miglior pugile facendo seguito alle performance tra i “ puri” sui ring di New York.
(GF. TRO)